mercoledì 2 aprile 2008

Pittore

Dionisio di Francescantonio ha cominciato a disegnare e a dipingere "per istinto" fin da bambino. In seguito ha frequentato l'Accademia Ligustica di Belle arti per conoscere a fondo tutte le tecniche pittoriche ma non è mai entrato a far parte di consorterie artistiche né si è mai fatto affascinare dalle facili mode dell'avanguardia, dedicandosi alle sue ricerche in una posizione defilata e solitaria. Ha continuato (e continua) ad esplorare, tramite il disegno e la pittura, linguaggi e stili anche diversi tra loro, ma disdegnando in ogni caso gli sperimentalismi esasperati della nostra epoca e restando saldamente ancorato a moduli figurativi, pur tenendo conto, naturalmente, di quanto è stato realizzato nelle arti figurative nel mondo contemporaneo. Ha partecipato ad alcune mostre (poche) in Italia e all'estero (in Liguria a Genova, Savona e Lavagna; in Toscana a Firenze e a Lucca; in Francia ad Aix en Provence), ma si è dedicato soprattutto all'illustrazione di libri, di manifesti e di depliant, sia con disegni sia con dipinti.

Analisi di un influsso. Di Francescantonio ha sempre sostenuto che nei suoi dipinti, almeno in quelli che gli piacciono di più, la lezione di Hyeronimus Bosch sia notevole. Come esempio dell'influsso ricevuto dal grande Hyeronimus, proviamo a mettere a confronto il suo quadro intitolato "Carnevale" col "Cristo portacroce" del maestro. Osservate i dettagli.



























































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